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Mostra Roberto Mariani
Autore: Christiane Bürklein
Data: 13-10-2016
La mostra “Roberto Mariani Architetto. Senza clamore e dissonanze” al Museo della Grafica di Pisa propone una panoramica sul lavoro dell'architetto pisano del '900 scomparso nel 2001. Un viaggio in un'architettura vernacolare e innovativa allo stesso tempo.

L'architettura italiana de '900 offre grandi nomi, da Aldo Rossi ad Ignazio Gardella, ma vi è una nutrita schiera di architetti noti a livello regionale o anche provinciale che a loro volta hanno lasciato un'eredità importante nel territorio, imprimendo il loro linguaggio a contesti cosiddetti minori. Appunto “senza clamore e dissonanze”, cercando di fare della buona architettura che abbia un profondo legame con il luogo e sapesse parlare agli utenti.

L'architetto Roberto Mariani è un rappresentante di questa categoria. Nasce a Pisa nel 1938 e muore nella sua città nel 2001. Grazie alla mostra al Museo della Grafica di Pisa, curata da Denise Ulivieri del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, e ad un'installazione innovativa e accattivante a opera dell'Associazione Culturale 120g (link al video dell'allestimento) viene proposto a un pubblico più ampio.

Denise Ulivieri ci ha guidati attraverso le nove sale allestite per la mostra, ordinate per settori: Biografia e formazione, Opere giovanili, Nel centro storico di Pisa, Un porto per Marina di Pisa. Extra Moenia, Architetture per abitare, Architetture pubbliche, Dalla piccola alla grande scala per concludersi con il video del 2002: “Roberto Mariani 1938-2001. Architetture”.

Spiega Denise Ulivieri: “Roberto Mariani era un lavoratore instancabile, versato in ogni genere di progettazione, i suoi elaborati vanno dai piani urbanistici al design. Egli lasciava memoria puntuale del suo lavoro che documentava integralmente, anche con fotografie in corso d’opera che eseguiva di persona. Nelle carte dell’archivio di Mariani si legge bene come il quotidiano dell’architetto si cali nel quotidiano della città, (...) la sequela di consensi e dissensi, di accoglimenti e di modifiche che intercorre fra l’opera progettata e l’opera costruita che sono l’ordinario, e non l’eccezione, quando s’interviene in un tessuto urbano preformato.
Mariani, come tanti altri architetti, opera nella città che vive, e quotidianamente si organizza entro spazi costruiti; egli si occupa dell’edificato comune, diffuso, seriale, banalmente funzionale. D’altronde esistono brani di città che non sono d’autore ma non può esistere la città anonima".

Il materiale di archivio analogico attentamente vagliato e scelto dai curatori viene proposto in un percorso espositivo dominato dalle fotografie di Mariani, assemblate in “nuvole”, tanti modelli e un totem leggero in stoffa per ogni stanza con il testo esplicativo. Si ribadisce così l'importanza del reale e tangibile, lontano dalla moda multimediale, un po' come l'architettura di Mariani impregnata di una religiosità laica nelle sue scelte progettuali dominate da una matericità bidimensionale. Un racconto che anche un visitatore meno esperto può comprendere con il semplice aiuto di un sapiente allestimento, per entrare in sintonia con uno degli architetti pisani più importanti del '900 e ancora poco conosciuti.

Christiane Bürklein

Mostra: “Roberto Mariani Architetto. Senza clamore e dissonanze”
dal 30 settembre al 30 novembre 2016
Museo della Grafica, Pisa
A cura di: Denise Ulivieri, Teresa Arrighetti. Sara Guazzelli
Comitato scientifico per la sezione di disegno di architettura del Museo della Grafica: Marco Giorgio Bevilacqua, Mauro Ciampa, Alessandro Tosi, Denise Ulivieri
Progetto dell'allestimento della mostra: Associazione Culturale 120g
Montaggio della mostra: Associazione Culturale 120g, Giuliano Andreoni, Thomas della Bartola, Daniele Seghetti
Immagini: Fabio Santaniello (Associazione Culturale 120g),  Simona Bellandi (Laboratorio fotografico, Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa)
Guida alla mostra online: https://issuu.com/120g/docs/roberto_mariani_architetto_-_guida_